REGENERATION OF SEGRATE CITY CENTER
in collaborazione con Lorenzo Castellani Lovati e Matteo Pigni| Segrate | 2020
Al fine di costruire un unico grande sistema che connoti Segrate come una città giardino estesa, il masterplan propone una ricucitura verde e urbana tra i quartieri storici ed il Centroparco. La morfologia anulare e centripeta dell’edificio scolastico con le sue funzioni pubbliche collocate nei “piedi” assolve al ruolo di cerniera nel sistema urbano e nel sistema ambientale. Il disegno del mercato cittadino si attesta lungo i percorsi ciclopedonali seguendo la direttrice longitudinale nord – sud e la direttrice trasversale est – ovest ed intersecandosi nella nuova piazza antistante la sala polifunzionale fino a riorganizzare l’area a nord del Centro Civico G. Verdi. La pavimentazione dei percorsi ciclopedonali e dello spazio pubblico della piazza in lastre di cemento e le nuove alberature, quali prunus e tilla, completano un disegno urbano d’insieme integrato e di qualità. Il progetto prevede la salvaguardia delle alberature esistenti e la valorizzazione della collina come cuore verde.
Assonometria
I nuovi volumi residenziali sono torri poggianti su una piastra verde ad uso commerciale che si apre in corti. Le torri si relazionano con gli edifici alti a ovest mantenendo gli allineamenti delle case a schiera a nord e chiudono il fronte su via Lambro. I “piedi” pubblici, conformati come volumi “a cannocchiale”, sono da un lato attrattori verso lo spazio interno dell’anello, dall’altro si relazionano ciascuno con gli edifici intorno: il piede della mensa si rivolge alla scuola materna antistante, quello della palestra alla piscina, costituendo un fronte interamente sportivo, quello della sala polifunzionale e delle aule destinate alle attività cittadine raccoglie a sé la piazza e dialoga con gli edifici pubblici della città. I parcheggi esistenti sono mantenuti per garantire l’accessibilità pedonale all’area, riservando il parcheggio ad ovest alla scuola ed allo scarico merci per il servizio mensa.
Planimetria
Il progetto architettonico consiste in un edificio di forma ellittica che si solleva da terra garantendo la permeabilità del suolo e la trasparenza visiva; strutturalmente è concepito come una grande soletta poggiante su “piedi” e collina e, nelle parti a sbalzo, su setti a piano terra. La configurazione spaziale delle aule scolastiche con pareti di accesso attrezzate e pareti divisorie scorrevoli risolve il tema della flessibilità spaziale, esigenza di un’attività didattica in costante mutamento in virtù anche dell’apporto tecnologico contemporaneo. Gli spazi educativi complementari all’aula classica, come agorà, spazio informale, area individuale ed area esplorativa, sono pensati nel grande spazio connettivo ibrido che ospita i sistemi di risalita e che si apre in grandi pause laddove l’anello interseca i “piedi” ed anche nella copertura attrezzata con vasche per orti.
Pianta piano terra e pianta piano primo
L’uso previsto nei “piedi” è diverso in orario extrascolastico in modo da accogliere le esigenze ludico-ricreative-sociali della cittadinanza e per un edificio che sia aperto e vivibile 7 giorni su 7. La mensa diviene spazio per associazioni con accesso pubblico dalla corte, la sala polifunzionale, con il palco rialzato e rivolto verso la città, si trasforma in cinema – teatro – sala per spettacoli con accesso pubblico dalla piazza, la palestra si apre all’uso delle attività sportive agonistiche con accesso per la tribuna dal fronte e ai lati per le squadre, la biblioteca presenta un accesso pubblico dalla collina in quota, mentre l’alloggio del custode nel “piede” a nord ha un suo ingresso indipendente. L’accesso principale alla scuola è localizzato in posizione baricentrica lungo l’asse minore dell’ellisse; dal primo piano si possono raggiungere i “piedi” in orario scolastico. Al primo piano i laboratori di musica, arte e lingue sono concentrati nel corpo a sud, mentre le aule amministrative sono dislocate nel corpo a nord; le aule occupano interamente la mezzaluna ad est, la biblioteca invece la mezzaluna ad ovest: tale distribuzione per blocchi funzionali assicura una chiara leggibilità per l’orientamento dei bambini.
Prospetti
Nel rapporto con l’esterno l’edificio sottolinea il suo carattere introverso: internamente è vetrato per godere visivamente della quinta di alberi dalla parte delle aule e della biblioteca e scongiura fenomeni di abbagliamento e surriscaldamento grazie allo sporto della copertura, esternamente è invece trasparente ma protetto da lamelle frangisole orientabili. Dal punto di vista energetico l’edificio è altamente performante per via dell’utilizzo di fonti rinnovabili quali impianto geotermico, pannelli solari fotovoltaici, recupero delle acque piovane, e per l’uso del legno e di materiali innovativi. A livello di materiali di finitura si è scelto di combinare vetro e legno con un intonaco di colore rosso brunito per dare riconoscibilità e carattere identitario al complesso, internamente invece le pareti sono rivestite in pannelli di legno per garantire qualità termiche e fonoassorbenti.